Il piacere di caricare un rullino su una vecchia macchina fotografica, la sorpresa nel momento dello sviluppo e della stampa, ma anche il gusto di tenere tra le mani una vecchia edizione di un libro, di far scorrere la penna sulla prima pagina di un quaderno mai usato, di sentire il profumo di un legno bruciato…tutto questo per me è analogico.

Faccio parte di quella generazione che ha visto lentamente sparire tutto questo, con l’affermazione della tecnologia su tutti gli aspetti della nostra vita, in funzione di un ritmo sempre più veloce, sempre più frenetico. Non c’è spazio per l’attesa e per la pazienza: non possiamo più permetterci di perdere tempo.

La tecnologia ormai è fondamentale, è insensato negarlo, e nel mio caso basti pensare che gran parte dei taccuini nasce grazie al mio fidato macbook su cui è installato tutto il pacchetto Adobe.

Ma credo che questa bulimia fatta di iPhone, iPad e connessione costante, ci stia facendo perdere qualcosa: il piacere dell’istante vissuto, concreto e reale.

Scrivere a mano sta passando di moda, ma ognuno di noi sa che non c’è nulla di meglio per dar forma concreta ai ricordi. L’odore della carta nuova, la sensazione di piegare per la prima volta la copertina di un quaderno appena comprato, il trascorrere degli anni scandito dal cambiamento della mia calligrafia, sono cose che la tecnologia non potrà mai darci.

Smettiamo di trasformare i ricordi in una montagna di megabyte e riprendiamo l’abitudine di avere una scatola delle fotografie o un cassetto delle lettere, come quelli in cui molti di noi si ritrovano a rovistare quando visitano nonni e genitori.

Per ciò che mi riguarda, scrivere mi aiuta a mantenere in ordine i pensieri, a non dimenticare cose importanti per strada, a non sentirmi soffocare dagli impegni, e probabilmente tutto ciò ha trovato naturale sfogo quando ho iniziato a realizzare i primi notebooks, quasi a voler creare un oggetto che contenesse pezzi di vita da custodire e regalare a chi verrà.

Taccuino farfalle oro - Postcards from...

Lascio qui alcuni articoli interessati:

https://www.illibraio.it/perche-scrivere-a-mano-760145/
https://www.repubblica.it/tecnologia/2018/04/03/news/smartphone_scattare_troppe_foto_ci_fa_perdere_i_ricordi-192873507/
https://www.lomography.it/magazine/337256-perche-ancora-si-usa-l-analogico